Chi risponde dei danni dell’equipe medica?
L’attività medica d’equipe è l’attività posta in essere con la partecipazione e collaborazione di diversi sanitari che eseguono un intervento in gruppo interagendo tra loro, sia contemporaneamente che diacronicamente. Qualora dall’operato dell’equipe medica derivino danni al paziente, occorre stabilire gli esatti confini della responsabilità del singolo o del gruppo, il quale è composto da professionisti legati tra loro da rapporti gerarchici a seconda del ruolo svolto. Per cui, se la figura più a rischio è quella del capo-equipe che assume una posizione di garanzia nei confronti del paziente, ciò non significa che gli altri medici siano esenti da responsabilità. Anzi, per orientamento costante della giurisprudenza, “l’equipe medica deve essere considerata come un’entità unica e compatta e non come una collettività di professionisti in cui ciascuno si limita ad eseguire i propri compiti, sicché ogni medico dell’equipe dovrà, oltre a rispettare le leges artis della propria sfera di competenza, verificare che gli altri colleghi abbiano eseguito correttamente la propria opera. Detto controllo dovrà esercitarsi anche sugli errori altrui, evidenti e non settoriali, tali da poter essere rilevati con l’ausilio delle conoscenze del professionista medio” (Cass.civ. n.22007/2018; Cass. civ. n.2060/2018). Tuttavia, “per converso, il principio per cui ogni sanitario è tenuto a … Continua a leggere...