Non sono solo i genitori ad avere responsabilità verso i figli. Sono anche questi ad averne verso chi ha dato loro la vita, soprattutto quando mamma e papà diventano anziani e hanno bisogno di cure e assistenza. Le responsabilità dei figli verso i genitori infatti non sono solo morali, ma anche giuridiche. Vediamo quali sono le norme che le delineano.
Rispetto e mantenimento
L’art.315-bis c.c dedicato ai diritti e ai doveri dei figli, al comma 3 stabilisce che: “Il figlio deve rispettare i genitori e deve contribuire, in relazione alle proprie capacità, alle proprie sostanze e al proprio reddito, al mantenimento della famiglia finché convive con essa.”
Al figlio quindi, fino a quando vive con i propri genitori, viene richiesto di contribuire in base alle proprie capacità e possibilità economiche, al mantenimento dell’intera famiglia, nel rispetto del sentimento di solidarietà su cui si fonda l’istituto familiare.
Alimenti
L’art.433 c.c invece si occupa degli alimenti, includendo, tra i soggetti tenuti per legge a tale obbligo anche i figli, siano essi legittimi, legittimati, adottivi e naturali.
Gli alimenti sono prestazioni di natura assistenziale di tipo materiale a cui sono tenuti determinati soggetti nei confronti di altri, con i quali esiste un rapporto di coniugio, filiazione, ascendenza, discendenza, collateralità e affiliazione e che si trovano in stato di bisogno.
Tale obbligo, che risponde al dovere di solidarietà sancito dall’art.2 della Costituzione, è un’obbligazione di durata che può essere assolto sia attraverso il versamento di un assegno periodico oppure ospitando e mantenendo il soggetto bisognoso presso la propria abitazione, a discrezione del soggetto tenuto per legge a provvedervi.
E’ impensabile infatti che, nel momento in cui siano i genitori ad avere bisogno dei figli questi evitino le responsabilità morali e materiali che discendono da tale rapporto. Come precisato anche Cass.n.17332/2018 infatti:
“A tutto ciò va aggiunto, infine, l’obbligo di assistenza che grava comunque sui figli in favore dei genitori anziani (art.433 cod. civ.) e che non consente di porre sulle spalle di questi ultimi una sorta di onere permanente di contribuzione al mantenimento delle più giovani generazioni.”
Risvolti penali
Gli obblighi e i doveri suddetti sono così stringenti che, se non vengano assolti, i figli rischiano di andare incontro a conseguenze penali di un certo rilievo.
L’art.591 c.p. punisce infatti con la pena della reclusione da sei mesi a cinque anni chiunque abbandona, tra l’altro, una persona incapace, (per malattia di mente, di corpo, vecchiaia, altra causa), di provvedere a se stessa, di cui deve avere cura.
L’art.570 c.p. invece condanna alla pena della reclusione fino a un anno e con la multa da 103 a 1032 euro anche a chi fa mancare i mezzi di sussistenza ai discendenti.