Rischi operativi: la rapina non è sempre un’esimente della responsabilità

Rischi operativi: la rapina non è sempre un’esimente della responsabilità

La Corte di Cassazione Civile con Ordinanza n.8978/2020 ha ripercorso le tematiche giurisprudenziali sulle esimenti la responsabilità, in caso di rapina, per la custodia e il trasporto di cose. In occasione della rapina di una vettura perpetrata presso un autolavaggio, la compagnia di assicurazione che aveva indennizzato il proprietario del veicolo, agiva in via surrogatoria, ex art.1916 c.c., verso il gestore dell’impianto per recuperare quanto liquidato. L’assicuratore, dopo il pronunciamento della Corte d’Appello, ricorreva in cassazione poiché il gestore era stato esonerato da responsabilità sul rilievo che si fosse trattato di “caso fortuito”,per quanto previsto dall’art.1218 cod. civ., in quanto la rapina era stata caratterizzata dall’imprevedibilità e inevitabilità e con impossibilità per il custode di resistere all’azione. L’aspetto contestato, dalla società assicuratrice, atteneva l’esimente della responsabilità, osservando che “.. l’esimente opera solo se il custode dimostra di avere fatto il possibile per evitare l’evento che era prevedibile, dato il valore dell’auto” e quindi che fosse necessario valutare se il custode avesse osservato la dovuta diligenza, ponendo in essere tutte le necessarie cautele per impedire l’evento, tenuto conto del valore commerciale del mezzo. Nel caso in specie, non risultavano applicate le opportune cautele, visto che, sebbene l’autovettura si trovasse in fase … Continua a leggere...
Rischi operativi: l’assicurazione merci per conto altrui o di chi spetta – la vendita con spedizione

Rischi operativi: l’assicurazione merci per conto altrui o di chi spetta – la vendita con spedizione

Con la polizza assicurativa sulle merci trasportate si garantisce che i beni trasportati siano assicurati contro i danni o le perdite che si verifichino durante il trasporto. In tema di assicurazione per conto altrui o per conto di chi spetta, ex art.1891 c.c., si prevede che in tali ipotesi i diritti derivanti dal contratto spettino all’assicurato, mentre il contraente, anche se in possesso della polizza, non può farli valere senza l’espresso consenso dell’assicurato stesso. Il contratto si caratterizza, quindi, per la scindibilità tra la posizione del contraente e quella dell’assicurato. ll beneficiario dell’assicurazione sarà il soggetto che al momento dell’evento assicurato é titolare dell’interesse assicurato e cioè chi, al momento dell’evento dannoso, risulti proprietario della cosa o di un diritto reale o di un diritto di garanzia o che, comunque, si trovi con la cosa assicurata in una relazione tale da subire un diretto pregiudizio patrimoniale per effetto della sua perdita. Il contraente, invece, può far valere i diritti derivanti all’assicurato, ma esige che quest’ultimo abbia espresso in proposito il proprio consenso, anche, implicitamente, ad esempio, mediante il sollecito all’assicuratore per il pagamento della indennità. Il contratto di compravendita collegato, è disciplinato, dall’articolo 1510, secondo comma c.c. trattandosi di vendita … Continua a leggere...
Rischi operativi: il trasporto di cose e vendita con spedizione – i diritti del destinatario e del mittente

Rischi operativi: il trasporto di cose e vendita con spedizione – i diritti del destinatario e del mittente

Nel trasporto di cose, i diritti derivanti dal contratto passano dal destinatario al mittente, nel caso di perdita delle cose consegnate al vettore, solo quando è scaduto il termine legale o convenzionale della consegna al destinatario e quest’ultimo sia venuto a conoscenza di detta perdita a seguito della richiesta di riconsegna della merce. In assenza di tale richiesta, la legittimazione all’azione di risarcimento del danno contro il vettore, resta in capo al mittente. “Nella vendita con spedizione, di cui all’art.1510, 2° comma del Codice Civile, il contratto di trasporto concluso tra venditore-mittente e vettore, pur essendo collegato da un nesso di strumentalità con il contratto di compravendita concluso tra venditore-mittente ed acquirente-destinatario, conserva la sua autonomia ed è, pertanto, soggetto alla disciplina dettata dagli artt.1683 e ss. cod. civ., con la conseguenza che il venditore-mittente, anche dopo la rimessione delle cose al vettore, conserva la titolarità dei diritti nascenti dal contratto di trasporto, ivi compreso quello al risarcimento della danno da inadempimento, fino al momento in cui, arrivate le merci a destinazione (o scaduto il termine entro il quale esse sarebbero dovute arrivare), il destinatario non ne richieda la riconsegna al vettore, ai sensi dell’art.1689, comma primo, del codice civile. L’art.13 … Continua a leggere...
Rischi operativi: carriage and Insurance Paid to e Institute Frozen Food – Incoterms

Rischi operativi: carriage and Insurance Paid to e Institute Frozen Food – Incoterms

Due gli aspetti posti all’esame della Cassazione Civile n.4716/2019: – il primo, se la natura della clausola “Carriage and Insurance Paid to” (trasporto e assicurazioni pagati fino a), al pari delle altre elaborate nella prassi degli “Incoterms”, fosse di mera “spesa” oppure di “consegna”. Dall’assunto su cui si basava la censura, avrebbe avuto l’effetto di trasferire la proprietà della merce e, soprattutto, il rischio del suo perimento, in capo all’acquirente che sarebbe stato, dunque, il solo soggetto legittimato a pretendere l’indennizzo assicurativo. La S.C. ribadiva, sull’argomento, il pressoché unanime orientamento che opta per la prima soluzione e cioè quella di “spesa”, riconducendo siffatte clausole “nell’ambito delle previsioni relative all’incidenza economica del trasporto e degli oneri connessi” cosicché, pur in presenza di esse, “il trasferimento della proprietà e il passaggio dei rischi rimane disciplinato dalle norme comuni” ; – il secondo, sulla base della tesi dei ricorrenti, per cui la garanzia assicurativa non avrebbe coperto i prodotti che dovevano essere conservati ad una certa temperatura, dai danni cagionati dalla sua variazione, salvo che “non determinati da un arresto della macchina frigorifera o, più genericamente, dall’apparato o impianto refrigerante dovuto ad un guasto degli stessi”. Secondo la sentenza della Corte di merito, … Continua a leggere...