Rischi operativi: phishing – l’onere della prova e le misure di sicurezza

Rischi operativi: phishing – l’onere della prova e le misure di sicurezza

Veniva chiesto il ristoro del danno patrimoniale e di quello non patrimoniale ad un Istituto bancario per illecito trattamento dei dati personali, a causa di un’operazione di bonifico online transitato sul conto del ricorrente e dallo stesso disconosciuto. Si occupava della questione la Cassazione Civile n.10638/2016 analizzando la decisione della Corte di merito che aveva rigettato la pretesa risarcitoria, alla luce degli esiti della consulenza tecnica d’ufficio. Era emerso che il sistema implementato dall’Istituto di credito non consentiva a terzi di venire a conoscenza dei dati necessari per compiere operazioni online all’insaputa del correntista, ma come affermato dalla stessa c.t.u. si evidenziava che il sistema, all’epoca, adottato, (codice dispositivo segreto composto di dieci caratteri) non fosse sufficientemente efficace nella prevenzione delle frodi informatiche e che proprio dopo i fatti occorsi quel sistema era stato sostituito con altro più sicuro. La S.C. osservava sul tema: “..ove si discuta di responsabilità per l’abusiva utilizzazione di credenziali informatiche del correntista nell’ambito di un servizio equiparabile a quello di home banking, non spetta al correntista provare di non aver autorizzato l’esecuzione dell’operazione (prova negativa difficilmente ipotizzabile finanche in astratto) o, specificamente, di aver subito il furto dei dati identificativi personali”. Il danneggiato/attore “… è … Continua a leggere...
Rischi finanziari: l’erogazione abusiva del credito

Rischi finanziari: l’erogazione abusiva del credito

La Cassazione Civile n.24725/2021 ha ripercorso le tematiche giuridiche sul tema dell’ “erogazione del credito” tra banca e impresa e della sua qualificazione come “abusiva” o “non abusiva”, fissando i seguenti principi di diritto: 1. “L’erogazione del credito che sia qualificabile come “abusiva”, in quanto effettuata, con dolo o colpa, ad impresa che si palesi in una situazione di difficoltà economico-finanziaria ed in mancanza di concrete prospettive di superamento della crisi, integra un illecito del soggetto finanziatore, per essere egli venuto meno ai suoi doveri primari di una prudente gestione, che obbliga il medesimo al risarcimento del danno, ove ne discenda l’aggravamento del dissesto favorito dalla continuazione dell’attività d’impresa”; 2. “Non integra abusiva concessione di credito la condotta della banca che, pur al di fuori di una formale procedura di risoluzione della crisi dell’impresa, abbia assunto un rischio non irragionevole, operando nell’intento del risanamento aziendale ed erogando credito ad un’impresa suscettibile, secondo una valutazione ex ante, di superamento della crisi o almeno di proficua permanenza sul mercato, sulla base di documenti, dati e notizie acquisite, da cui sia stata in buona fede desunta la volontà e la possibilità del soggetto finanziato di utilizzare il credito ai detti scopi”. Per il … Continua a leggere...
Rischi finanziari: le cassette di sicurezza – le responsabilità ed i beni riposti

Rischi finanziari: le cassette di sicurezza – le responsabilità ed i beni riposti

La Cassazione Civile n.3707/2019 ha ricordato quanto già espresso da Cass. civ. n.18637/2017, in ordine al servizio di deposito e custodia delle “cassette di sicurezza”, relative responsabilità e problematiche d’individuazione dei beni ivi riposti. La S.C. ha ribadito che “in tema di contratto bancario per il servizio delle cassette di sicurezza, nell’ipotesi di sottrazione dei beni custoditi a seguito di furto, ricorrendo la responsabilità della banca, l’onere della prova del danno subìto grava sull’utente, sebbene sia all’uopo ammissibile il ricorso a presunzioni semplici ed a prove testimoniali, risultando anzi esso doveroso ………. trattandosi di danni dei quali è estremamente difficile, se non impossibile, fornire la prova storica”. Nei giudizi di responsabilità degli istituti di credito per illecita sottrazione di quanto custodito in cassette di sicurezza, é doveroso, quindi, il ricorso alla prova per presunzioni per quanto concerne l’”an debeatur” e quindi l’esistenza del credito risarcitorio. Proprio Cass. civ. n.18637/2017 aveva affrontato le tematiche di cui all’art.1839 c.c., precisando che con questo contratto a prestazioni corrispettive la banca si obbliga, verso il pagamento di un canone, a mettere a disposizione del cliente locali idonei all’espletamento del servizio delle cassette di sicurezza ed a provvedere alla custodia degli stessi ed alla integrità … Continua a leggere...
La polizza vita del mutuatario

La polizza vita del mutuatario

La Cassazione Civile n.21863/2022 ha affermato i seguenti princìpi di diritto: “le disposizioni dettate dall’art.1891 c.c., in tema di assicurazione per conto altrui non sono incompatibili con l’assicurazione sulla vita”; “l’assicurazione sulla vita per il caso di morte non impedisce di designare quale beneficiario lo stesso portatore di rischio: in tal caso l’indennizzo si devolverà mortis causa ai suoi eredi”. “Il contratto di assicurazione sulla vita del mutuatario il quale preveda che, in caso di morte di quest’ultimo, l’indennizzo sia dovuto alla banca mutuante, e nello stesso tempo che il versamento dell’indennizzo estingue il credito residuo della banca verso il mutuatario, senza diritto dell’assicurazione di surrogarsi alla banca, è un contratto il cui scopo è soddisfare due interessi convergenti: quello della banca al rimborso del mutuo, e quello del mutuatario (e dei suoi eredi) a non restare esposti all’azione esecutiva della banca. Ne consegue che gli eredi del mutuatario, in caso di inadempimento dell’assicuratore, sono legittimati a domandare la condanna dell’assicuratore al pagamento dell’indennizzo nelle mani della banca”. La disamina della S.C., nel caso di specie, partendo dalla ricostruzione delle espressioni “contraente”, “assicurato” e “beneficiario”, ex Cass. civ. n.12310/2015, ne definisce il significato: “Per “contraente” questa Corte intenderà dunque colui … Continua a leggere...
Rischi operativi: le minacce informatiche, digitali ed internet

Rischi operativi: le minacce informatiche, digitali ed internet

Nell’ambito della nuova campagna di informazione di Ottobre 2022 “I Navigati – Informati e Sicuri”, promossa dal CERTFin con Banca d’Italia, Abi, Ivass ed altri Istituti di credito, vengono illustrate le odierne tematiche in tema di uso sicuro e consapevole dei canali e degli strumenti digitali per sensibilizzare i clienti sui rischi di attacchi e frodi online nella fruizione di servizi finanziari e assicurativi. Una campagna d’informazione per l’uso sicuro di canali e strumenti digitali in coincidenza con il mese europeo della sicurezza informatica. Ampia la casistica esaminata, tra cui: 1.FURTO DEI DATI DIGITALI Le tue informazioni personali sono preziose per i criminali. Proteggerti dalle truffe significa anche mantenere le tue informazioni personali al sicuro. Anche se i tuoi account sui social media sono configurati come “privati” e adeguatamente protetti, o se sei attento e non condividi molte informazioni (foto, video, aggiornamenti di stato, etc.), i truffatori usano diverse tecniche per spingerti con l’inganno a comunicare i tuoi dati personali (nome, e-mail, password, numero di carta di credito, etc.), informazioni che poi possono essere usate per rubare la tua identità. I tuoi dati personali possono aiutare i truffatori a: -effettuare acquisti non autorizzati con la tua carta di credito o … Continua a leggere...
Rischi finanziari: la BCE ed il rischio fisico da calamità naturali

Rischi finanziari: la BCE ed il rischio fisico da calamità naturali

La Banca d’Italia illustra i nuovi indicatori per la valutazione dell’impatto dei rischi climatici sul settore finanziario così come indicato dalla Banca Centrale Europea (BCE), in tema di finanza sostenibile. Gli indicatori analitici sul rischio fisico misurano gli effetti sulla performance dei portafogli delle istituzioni finanziarie dovuti a eventi naturali estremi connessi al cambiamento climatico, quali inondazioni (fluviali e costiere), incendi, frane, erosione, uragani e stress idrico. Le aziende colpite da eventi estremi potrebbero avere difficoltà nel rimborsare i debiti, oppure gli attivi a garanzia dei prestiti potrebbero subire una riduzione del proprio valore, con ripercussioni negative sul sistema finanziario. La BCE accelererà lo sviluppo di nuovi modelli e condurrà analisi teoriche ed empiriche per monitorare le implicazioni del cambiamento climatico e delle relative politiche per l’economia, il sistema finanziario e la trasmissione della politica monetaria alle famiglie e alle imprese attraverso i mercati finanziari e il sistema bancario. Si elaboreranno nuovi indicatori sperimentali, per quanto riguarda gli strumenti finanziari e le loro esposizioni ai rischi fisici connessi al clima. La BCE inizierà a effettuare prove di stress a fronte del rischio climatico sul bilancio dell’Eurosistema e valuterà se le agenzie di rating accettate nell’ambito del quadro di riferimento dell’Eurosistema … Continua a leggere...
Rischi finanziari: il mutuo – per la natura usuraria anche le spese assicurative

Rischi finanziari: il mutuo – per la natura usuraria anche le spese assicurative

Come ribadito da Cass. civ. n.26522/2023 in conformità con la giurisprudenza di legittimità, “.. ai fini della valutazione dell’eventuale natura usuraria di un contratto di mutuo devono essere conteggiate anche le spese di assicurazione sostenute dal debitore per ottenere il credito, in conformità con quanto previsto dall’art.644, comma 4, c.p., essendo, all’uopo, sufficiente che le stesse risultino collegate alla concessione del credito; la sussistenza del collegamento può essere dimostrata con qualunque mezzo di prova ed è presunta nel caso di contestualità ….. tra la spesa di assicurazione e l’erogazione del mutuo.” (vds. Cass. civ. n.3025/2022 e Cass. civ. n.8806/2017).
Gli indennizzi assicurativi ricevuti dalla banca per vincolo di polizza

Gli indennizzi assicurativi ricevuti dalla banca per vincolo di polizza

La Cassazione Civile n.25952/2024 sulla questione del pagamento ricevuto da una Banca direttamente dall’Assicuratore di una polizza danni stipulata da un’azienda cliente e vincolata, in caso di sinistro, a beneficio della Banca stessa, ha osservato che i pagamenti degli indennizzi eseguiti dall’Assicuratore, di norma, possono ritenersi effettuati coattivamente solo nei rapporti tra le parti del contratto di assicurazione (cioè tra l’azienda assicurata e la compagnia di assicurazione), tuttavia “…. in conseguenza del vincolo di polizza, in favore della Banca (quale creditrice della società assicurata e beneficiaria, in conseguenza dell’“appendice di vincolo”, dell’indennizzo ivi previsto….. le somme ricevute dalla banca sono invece imputabili al debito maturato nei suoi confronti..” dall’azienda cliente, poi fallita, “.. come se questa vi avesse volontariamente adempiuto nel rapporto conseguente ai contratti di finanziamento”.
Le responsabilità dell’intermediario finanziario

Le responsabilità dell’intermediario finanziario

Con varie pronunce nel corso degli anni 2019 e 2021, la Corte di legittimità è tornata ad affrontare, da una parte, alcune questioni di responsabilità per danni subiti dall’investitore nei contratti d’intermediazione finanziaria, degli obblighi di comportamento dell’intermediario, del soggetto responsabile, dell’attività dei promotori e dell’offerta fuori sede; dall’altra sul contributo causale fornito dal danneggiato/investitore quale condotta rilevante per agevolare il danno. Le responsabilità da contratti d’intermediazione finanziaria La Corte di Cassazione civile n.4484/2021 ha ripercorso le tematiche sulla responsabilità derivante dai contratti d’intermediazione finanziaria richiamando le SU di Cass. civ. n.26724/2007 che hanno chiarito come in materia di intermediazione finanziaria e di responsabilità dell’intermediario, solo la violazione di norme imperative inderogabili, concernenti la validità del contratto, è suscettibile di determinarne la nullità e non già la violazione di norme, anch’esse imperative, riguardanti il comportamento dei contraenti da cui possono discendere responsabilità. Pertanto, “ «la violazione dei doveri di informazione del cliente e di corretta esecuzione delle operazioni che la legge pone a carico dei soggetti autorizzati alla prestazione dei servizi di investimento finanziario (nella specie, in base all’art.6 della legge n.1/1991) può dar luogo a responsabilità precontrattuale, con conseguenze risarcitorie, ove dette violazioni avvengano nella fase antecedente o coincidente … Continua a leggere...