L’attività di riscossione premi del sub-agente

Un sub-agente, intestatario di un conto corrente presso una Banca, pose all’incasso su detto conto numerosi assegni bancari e circolari muniti di clausola d’intrasferibilità, emessi dai clienti all’ordine della Compagnia di Assicurazioni per il pagamento dei premi di polizze assicurative. A seguito della scoperta di gravissime irregolarità e delle conseguenti richieste di risarcimento da parte dei clienti, l’Agente Generale, responsabile per i danni subiti dagli stessi, provvide a denunciare il sinistro al proprio Assicuratore della responsabilità civile professionale, chiedendo di essere tenuto indenne da qualsiasi somma dovuta a terzi. L’assicuratore dell’Agente Generale rimborsò le somme dovute ai clienti, accollandosi le relative controversie e convenne in giudizio la Banca, surrogandosi nel diritto di regresso spettante al proprio assicurato, per il risarcimento dei danni per illegittima negoziazione dei titoli. Sul caso, in sede di merito, i giudici aditi furono divergenti nelle rispettive pronunce e la Cassazione Civile n.16582/2023 nella relativa disamina ha osservato che il mandato di agenzia conferito al sub-agente comportava, anche, l’autorizzazione dello stesso ad aprire un conto corrente destinato al compimento delle operazioni collegate allo svolgimento dell’attività professionale specificamente esercitata, nonché la legittimazione al versamento delle somme riscosse ed alla negoziazione degli assegni ricevuti in pagamento dei premi, la … Continua a leggere...