Cos’è il danno non patrimoniale per lesioni di lieve entità?
In ambito civilistico e assicurativo, si definisce “danno non patrimoniale” qualsiasi pregiudizio non immediatamente riconducibile alle categorie di lucro cessante e danno emergente trattandosi di qualunque nocumento, insomma, che non sia di natura prettamente economica. Dottrina e Giurisprudenza prevalenti in materia sono ormai concordi nell’unificare sotto la voce di danno non patrimoniale tutte le categorie in cui veniva prima parcellizzato il detrimento diverso dal lucro cessante e dal danno emergente (quali: danno biologico, morale, esistenziale, da compromessa vita di relazione etc.). In pratica, sono considerati danni non patrimoniali tutte le alterazioni negative subite dalla vittima principale del sinistro e/o da quelle secondarie (prossimi congiunti della prima) a seguito e per causa del sinistro stesso − comprese le compromissioni “delle attività quotidiane e degli aspetti dinamico-relazionali, indipendentemente da eventuali ripercussioni sulla capacità di produrre reddito” dei soggetti danneggiati, nelle quali, a norma dell’art.139, comma 2 D. lgs. 209/2005 (c.d. Codice delle Assicurazioni Private), si sostanzia il danno biologico. Dunque, rientra nel grande contenitore del danno non patrimoniale ogni sofferenza e disagio fisico e psicologico procurato dall’incidente. Per chiarire, invece, cosa si intende per “lesioni di lieve entità”, bisogna dire che a norma dell’art.139 comma 2 del D.lgs. 209/2005, si tratta di: … Continua a leggere...