Come viene risarcito il terzo trasportato?

Come viene risarcito il terzo trasportato?

Il terzo trasportato che subisca dei danni a causa di un sinistro stradale viene risarcito dalla compagnia assicuratrice del veicolo a bordo di cui viaggiava ai sensi dell’art.141 cod. ass.. La compagnia di assicurazioni per l’RCA del veicolo che trasportava il terzo, in particolare, provvede al risarcimento di quest’ultimo anche quando responsabile del sinistro sia il conducente dell’altro veicolo coinvolto. In altre parole, il terzo trasportato ha diritto ad essere risarcito dalla compagnia del vettore a prescindere dall’accertamento della responsabilità nel sinistro, salvo il caso fortuito; sarà poi onere dell’assicuratore che provvede al risarcimento esercitare la rivalsa sulla compagnia del responsabile per ottenere il rimborso di quando corrisposto, ex art.150 cod. ass.. Poiché il risarcimento da parte della compagnia RCA del vettore è comunque limitato dal massimale, il terzo può ottenere il risarcimento del maggior danno dalla compagnia del responsabile civile (veicolo antagonista) se il suo massimale è superiore. Nel caso in cui il terzo sia costretto a promuovere in giudizio l’azione per il risarcimento nei confronti della compagnia del vettore, la compagnia del responsabile civile può intervenire nella causa ed estromettere la convenuta, riconoscendo la totale responsabilità del proprio assicurato. I tempi del risarcimento si riducono se è stato … Continua a leggere...
R.C.A.: azione diretta del terzo trasportato seppur coinvolto il solo veicolo su cui viaggiava

R.C.A.: azione diretta del terzo trasportato seppur coinvolto il solo veicolo su cui viaggiava

La Corte di Cassazione Civile n.17963/2021 ha enunciato il seguente principio di diritto: “nel caso di sinistro in cui sia coinvolto solo il veicolo in cui sia trasportato il danneggiato, questi, deducendo la fattispecie di cui all’art. 2054, comma 1, cod. civ., ha azione diretta per il risarcimento del danno nei confronti dell’impresa di assicurazione del veicolo sul quale viaggiava al momento del sinistro quale impresa di assicurazione del responsabile civile ai sensi dell’art. 144 d.lgs. 7 settembre 2005, n. 209”. Pertanto, il danneggiato che è trasportato nell’unico veicolo coinvolto nel sinistro, agisce con azione diretta ai sensi dell’art.144 cod. ass. e non dell’art.141 cod. ass. . Sul piano probatorio non vi è alcuna differenza per il trasportato, essendo l’art.2054, comma 1 c.c. omogeneo al caso fortuito di cui all’art.141 cod. ass., mentre per quanto riguarda il risarcimento, il trasportato potrebbe agire per il danno “entro i limiti delle somme per le quali è stata stipulata l’assicurazione”. L’applicazione dell’art.144 cod. ass., in caso di sinistro con il solo veicolo del vettore del trasportato, comporta che “nel giudizio promosso contro l’impresa di assicurazione è chiamato anche il responsabile del danno”, da identificare con il proprietario del veicolo. Tale indirizzo giurisprudenziale è … Continua a leggere...
Le esclusioni della polizza R.C.A.: le disposizioni di legge e la salvaguardia del terzo danneggiato

Le esclusioni della polizza R.C.A.: le disposizioni di legge e la salvaguardia del terzo danneggiato

Come già osservato da Cass. civ. n.10947/1997, la clausola di una polizza r.c.a. che esclude la garanzia assicurativa nel caso in cui il trasporto di terzi sia avvenuto in contrasto con le disposizioni normative e le prescrizioni della carta di circolazione dell’auto assicurata, non costituisce una clausola limitativa di responsabilità dell’assicuratore, ma delimita, invece, l’oggetto della garanzia prestata nonché definisce i precisi termini della obbligazione assunta dall’assicuratore. Una delimitazione che, in quanto tale, non é soggetta ad approvazione per iscritto, a norma del citato art.1341 cod. civ. (Cass. civ. n.22/1987; Cass. civ. n.9745/1994). “Sotto altro aspetto, la clausola facendo applicazione di disposizioni di legge di carattere imperativo attinenti alla circolazione non può considerarsi vessatoria, ancorché escluda una copertura assicurativa che in difetto di una precisa delimitazione del rischio in riferimento a situazioni oggettive e soggettive, potrebbe non ritenersi esclusa”. (Cass. civ. n.547/1972; Cass. civ. n.4423/1994). Tale principio, è stato ribadito in numerose altre occasioni, con riferimento a clausole che circoscrivono i limiti della copertura assicurativa, escludendo specifici casi di circolazione anormale, in conseguenza delle condizioni soggettive del conducente e che riproducono disposizioni di legge, rinvenibili negli artt.186 e 187 del Codice della strada e nell’art.1900 cod. civ. che vietano, rispettivamente, … Continua a leggere...
R.C.A.: quando e come il terzo trasportato non viene risarcito dall’assicuratore

R.C.A.: quando e come il terzo trasportato non viene risarcito dall’assicuratore

Come ricordato da Cass. civ. n.15982/2023, “..in tema di assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, in conformità a quanto stabilito dalle direttive 84/5/CEE e 90/232/CEE così come interpretate nella giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Unione europea (Corte Giustizia, 1 dicembre 2011, Churchill Insurance/Wilkinson), secondo il principio solidaristico ……, la vittima trasportata ha sempre e comunque diritto al risarcimento integrale del danno, quale ne sia la veste e la qualità, non potendo l’assicuratore avvalersi per negare il risarcimento di disposizioni legali o di clausole contrattuali, ivi comprese quelle che escludono la copertura assicurativa nelle ipotesi di utilizzo del veicolo da parte di persone non autorizzate o prive di abilitazione alla guida.” L’unica eccezione è data dal trasportato “.. consapevole della circolazione illegale del veicolo, come è nel caso di rapinatori, terroristi o ladri, o quando il veicolo assicurato è condotto da una persona non autorizzata ed il passeggero, vittima dell’incidente, è a conoscenza del fatto che il mezzo è stato oggetto di furto.”. (vds. Cass. civ. n.12687/2015; Cass. civ. n.19963/2013; Cass. civ. n.13738/2020; Cass. civ. n. 34788/2021). L’onere probatorio della consapevolezza del difetto di assicurazione, dovuto alla circolazione contro la volontà del proprietario, come … Continua a leggere...