
Veniva chiesto il risarcimento dei danni deducendo l’omesso controllo da parte del Ministero in ordine al sangue somministrato e la sussistenza del nesso causale sia con l’epatite sviluppata, che con il successivo decesso del coniuge.
Il Ministero della Salute ricorreva in Cassazione per chiedere la riduzione proporzionale del danno risarcibile in relazione al grado di incidenza eziologica della causa del decesso. La Cassazione Civile n.17433/2019 dichiarava inammissibile quanto richiesto dal ricorrente perché “..L’insorgenza del linfoma, inoltre, come riconosciuto dallo stesso ricorrente, è temporalmente prossima all’infezione da HCV, costituendo ulteriore riscontro in concreto al giudizio scientifico di causalità. Conseguentemente, la statuizione della Corte territoriale rispetta il principio giurisprudenziale del “più probabile che non”…. “in presenza di una valutazione di “elevata frequenza” (“sulla base di conoscenze scientifiche ormai consolidate si riconosce che le malattie linfatiche hanno, con elevata frequenza, nella loro genesi, una infezione da HCV, in particolare in aree di endemica infezione come l’Italia”) e in difetto di cause alternative (in nessun modo evidenziate dal ricorrente) ed in presenza dell’ulteriore elemento della contiguità temporale, la decisione di attribuire alla trasfusione e, quindi, alla infezione da HCV la causa esclusiva della malattia linfoproliferativa, che poi ha determinato il decesso, appare rispettosa del predetto principio giurisprudenziale”.
La S.C. ha ritenuto, inoltre, non pertinente, nel caso di specie, il richiamo della ricorrente all’orientamento giurisprudenziale in tema di responsabilità medica tra condotta del sanitario e fattore naturale. In questo caso, infatti, il decesso del paziente non è determinato da un concorso di fattori, ma dalla causa umana, rappresentata dall’omesso controllo del sangue in sede di trasfusione e causa della patologia epatica. Un giudizio causale in termini di preponderanza dell’evidenza che ha provocato il Linfoma e che ha certamente determinato la morte del paziente.